Categoria: Femminile

  • L’Onda lunga della Luna (e dello Yoga)

    L’Onda lunga della Luna (e dello Yoga)

    Luna, Yoga per la Donna, Laura Voltolina

    Ai tempi, beh, c’era pochino, in giro.
    Le informazioni dovevi proprio andartele a cercare; le esperienze le facevi tutte sulla tua pelle (che, poi, le esperienze si facciano sempre e solo sulla propria pelle, per definizione, è una inevitabilità che ho constatato proprio in questa ricerca).

    Quando ho elaborato per la prima volta – dopo una vita di studio e sperimentazione personale –il percorso della Luna nel Pozzo, dedicato all’espressione del Femminile Corporeo fuori dai condizionamenti, non potevo che sviluppare qualcosa di autentico e originale, dunque.
    Anni dopo, sbam!, mille proposte, mille idee, mille attività.
    Ti piovono proprio addosso.
    Questo mi fa piacere, per me è bellissimo assistere all’allargarsi dell’interesse in un tema che ho così visceralmente a cuore.

    Un po’ come lo Yoga: 16 anni fa l’affermazione ‘insegno Yoga’ generava, quando andava bene, sguardi vacui o contriti ‘non arrivo a toccarmi la punta dei piedi’ , quando andava male, l’immancabile ‘ah, fai lo Yogurt?’.
    Adesso la reazione, quasi sempre, è ‘che stile di Yoga?’ [al netto della constatazione che  il mondo dello Yoga, negli ultimi tempi, richiama in effetti il circo (acrobati, maghi, clown e adorabili animali per ora domestici ma chissà, diamo tempo al tempo), il che innesca spesso e volentieri rabbiose polemiche interne, reazioni spazientite nei praticanti di lunga data e confusione in tutti gli altri.  Personalmente, polemizzare su ‘il mio stile è più yogico del tuo/di tutti gli altri’, o il tristemente immarcescibile ‘il mio maestro è migliore del tuo/di tutti gli altri’ – prodotti dell’inconfessato ‘io sono migliore (ovvero temo di essere peggiore) di te’ – mi pare un’inutile spreco di energie e, sotto sotto, testimonia un bel dispiegamento egoico, invisibile soltanto a chi, nella polemica, affonda].
    Di fatto io trovo irresistibile che la disciplina cui dedico la mia vita e il mio lavoro sia diffusa e conosciuta. Non posso farci nulla, mi vengono su sorrisi più che espressioni accigliate o sospirati ‘Shiva, dammi la forza’…

    Ecco, con la Luna nel Pozzo è stata un’escalation affine. 
    Solo che all’inizio le reazioni andavano da silenzi imbarazzati dall’evidente sottotitolo ‘caspita, una femminista odia-uomini, meglio stare alla larga’ a ‘ah, sì! Prendiamo un accendino e bruciamo i reggiseni!’.
    Alcune donne, curiose, hanno iniziato a partecipare, a praticare e a condividere, fuori dai preconcetti.
    Adesso, più o meno, l’ondata di interesse soprattutto sociale e culturale è fortunatamente più larga.
    Certo, molte idee e proposte che vedo in giro non mi suonano così originali, o approfondite, o ricche, ma va bene; di un’onda larga, grande, ancor più grande, abbiamo bisogno tutti, donne e uomini, e che quest’onda ampia contenga tutti gli inviti: c’è spazio per tutti.

    La Luna nel Pozzo ha una vita propria, ha esperienza di anni, si è arricchita ed è cresciuta coi contributi delle donne che hanno partecipato, delle loro luci, delle loro intuizioni, dei nostri scambi.
    Non è mai uguale a se stessa.
    Il lavoro che facciamo è sempre Corporeo, ché dal Corpo delle Donne non posso prescindere, io arrivo da anni – tanti – di Yoga e sono come gli animali (o come crediamo che gli animali siano): incapace di ‘sentire’ davvero una separazione tra Corpo, Mente, Emozioni, Anima o comunque vogliamo chiamare l’ineffabile.
    Dal Corpo che sperimenta e vive e si ascolta: è da da lì che arriva, ad esempio la scoperta di avere abitudini, magari ereditate da generazioni, a pensarci piccole, deboli, incapaci, non degne. E allora l’esperienza personale che emerge diventa anche sociale e culturale, e (anche, a volte) consapevolezza di una connivenza sottocutanea ai sistemi collettivi che schiacciano le donne.  Non si tratta mai di ‘chiacchiere’, insomma.
    Ciascun gruppo nel tempo ha rivelato una propria natura specifica, un proprio punto di vista, una propria ricchezza.

    Della Luna nel Pozzo amo lo svelamento degli Archetipi del Femminile, amo che siano incarnati nei Corpi, amo scoprire dalle condivisioni ciò che ciascuna ha trovato.
    Ogni volta che arriva il momento di guidare un nuovo cerchio di Donne curiose non sto nella pelle, chissà cosa troverò di ancora nuovo, ancora interessante, stavolta…non sono mai, mai rimasta delusa!

    con gratitudine, dunque, per tutte le Donne capaci di mettersi in gioco

  • pericolose, sagge e selvagge

    “Per tutte le figlie e le anziane donne,
    prova vivente che l’anima, 
    nonostante le denigrazioni culturali affermino il contrario, nonostante le delusioni d’amore, nonostante le scelte sbagliate, nonostante gli scontri e le ferite…
    che l’anima torna ancora a vivere, ancora.

    Per tutte le figlie e le anziane donne, che da tempo siano convinte o da poco abbiano avuto l’illuminazione, 
    che nonostante le pecche, nonostante l’ego blateri il contrario, 
    la saggezza è infusa nel loro corpo e nella loro anima dalla nascita,
    e rappresenta sia la loro eredità dorata sia la loro scintilla d’oro.

    Per tutte le figlie e le anziane donne che stanno costruendo le credenziali che più hanno importanza: la prova che una donna è come un grande albero che, grazie alla sua capacità di muoversi invece che rimanere immobile, può sopravvivere alle tempeste e ai pericoli più terribili, e rimanere ancora in piedi;
    e ritrovare ancora il suo modo di ondeggiare nel vento, di continuare la danza.

    Per tutte le figlie che stanno imparando, che hanno appena iniziato o sono già a buon punto, a diventare normalmente maestose come sono chiamate ad essere. Che è tanto. Tanto. Tanto.

    Per loro, per tutti noi
    possiamo tutti 
    essere più profondi e fiorire,
    creare dalle ceneri,
    proteggere quelle arti, idee e speranze
    cui non possiamo permettere di scomparire
    dalla faccia di questa terra.
    Per tutto questo, possiamo vivere a lungo 
    e amarci l’un l’altro,
    giovani da vecchi 
    e vecchi da giovani
    per sempre.

    Clarissa Pinkola Estes, “La danza delle Grandi Madri”

    *immagine di  Vladimir Tolman
  • donne di saggezza

    Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, particolare. Sansepolcro, Museo Civico


    “ti guarda dritto in faccia.
    è forte, ha fiducia in se stessa, non è affatto compiacente  e nemmeno arrabbiata.
    lì c’è amore, c’è compassione, c’è dignità.
    è una Signora potente.”


    Tenzin Palmo, Cave in the snow



    solo una donna speciale, che incarna la ricerca spirituale al femminile, avrebbe potuto descriverla così.


    grazie alle parole di Tenzin Palmo e, soprattutto, grazie ad Ivana, che le ha guidate nelle mie mani.


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