quelli che “Lo Specchio”

Written by on 14/02/2013

“…siamo tutti felici, se solo lo sapessimo…”


se fossi (ancora) più ingenua, crederei che preparare e guidare un workshop sia una cosa diversa dal partecipare; crederei che l’insegnante/facilitatore sia “fuori” dal gruppo; crederei candidamente che chi guida sappia tutto quello che succederà.
invece (per fortuna) non è così.
invece anche io faccio parte del gruppo ai seminari, agli incontri, alle lezioni, ai residenziali, e certo come ciascuno ho il mio punto di vista speciale, ma “faccio”, insieme agli altri, insieme al gruppo.
partecipo fino in fondo, anche io.
quindi tra i feedback dei partecipanti al seminario “Lo Specchio” del novembre scorso ci sono anche i miei…

tra l’altro ‘sta cosa degli insegnanti che non fanno, che non partecipano, che non stanno nel gruppo ma che guidano da fuori francamente non mi ha mai convinta fino in fondo. 

io non ci sono mica mai riuscita: diversamente avrei cambiato mestiere.


“mi “sento”: durante la giornata, anche quando non sto per niente pensando alla postura, se sono sbilanciata da un lato (come mia abitudine!), automaticamente il corpo “si aggiusta” da sé, ormai da più di una settimana. Mi accorgo che mi aggiusto, e allora penso che stavo tenendo una postura squilibrata… […] La questione di guardarti allo specchio è sempre strana, io non so bene come spiegarla ma…è come se avessi la tendenza a “incantarmi” a fissarmi sullo specchio… È strano ma non inquietante, o meglio, forse inquietante un pochino lo è ma mi viene lo stesso da farlo. “

” la domenica del seminario ho fatto un sogno premonitore…è aumentato il mio livello energetico… mi guardo allo specchio ma non mi vedo …. ovvero funzionale a ciò che devo fare e il resto mi interessa meno. Come dire … mi vedo più dentro attraverso gli occhi che fuori … “


“il mio volto era più rilassato a fine pratica. E questa è la cosa che più mi ha dato da pensare: sto nascondendo la mia anima dietro a infinite maschere e quindi faccio fatica a vedermi come sono realmente? [in alcuni momenti certi movimenti] mi venivano spontanei, ancora prima che tu dessi indicazioni….e mi è piaciuto, perché credo di aver sempre mancato di completa spontaneità e questa per me è prova che sto cambiando, anche in meglio  :)))) In definitiva, questo seminario mi ha fatto capire di esser cresciuta sotto un certo punto di vista, ma che la strada è ancora luuuuuuuuunga  🙂 “


” il lunedì sera [ero] un po’ agitata e ho riflettuto su una mia reazione [avuta durante la giornata] proprio davanti allo specchio[….] e mi sono subito calmata perché non ho visto come sempre la [me stessa] inesorabilmente invecchiata. Ho visto invece quanto sono belli i miei capelli bianchi e quanto rendano stranamente luminoso il biondo dei miei capelli ancora “giovani””


“il lavoro fisico è stato molto bello ed ho avuto la sensazione che sarebbe stato bello continuarlo e quando abbiamo finito, solo respirando, sentivo le mie vertebre cervicali e dorsali che (facendo ciok, click, clack, toc) si sistemavano al meglio :-)”


“mi sono accorta non essere affatto abituata alla mia immagine. mi inquietava guardarmi, dovevo vincere una resistenza, come un giudizio di fondo. la sorpresa, dopo la lotta interna in cui una parte di me cercava comunque di distrarsi, di sottrarsi, è stata trovare qualcosa di forte, autentico, molto diretto che direi addirittura bello. mi chiedo come mai, mi chiedo perché così tanta fatica per arrivare a sbirciare dietro il mio stesso sguardo, visto che poi è stato piacevole? “


“Narciso non conosce se stesso, deve sempre vedersi riflesso, la percezione di sé solo attraverso la sua immagine […]. Conoscere se stessi attraverso un’immagine significa agire, modificare, tentare di migliorare questa immagine. Ma noi siamo un volto, un’anima, un cuore, un’intelligenza anche senza specchi e immagini”


“mi sono resa conto che specchiarsi è vedersi per come si è. L’esperienza fatta al seminario mi ha fatto provare tenerezza per i miei difetti (fisici) e le mie fragilità (emotive)…E ho pensato “tu sei tu e andrà bene comunque”.”

“un fatto curioso: ti guardi e scopri che sei cambiato”


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